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Borgo Carso

Rapina all’ufficio postale

3/03/10

 

Si è presentato all’ufficio postale di Borgo Carso con il volto coperto da un casco e, armato di fucile, ha minacciato l’unica cassiera presente in quel momento, le ore 13 circa, per farsi consegnare i contanti rimasti in cassa, una cifra che si aggira attorno ai 4mila seicento euro. Con i soldi in tasca è tornato in strada e si è dato alla fuga in sella ad una moto di grossa cilindrata. È riuscito ad agire indisturbato l’uomo che, stando alle prime testimonianze raccolte, avrebbe lasciato tradire l’accento locale. L’ufficio postale si trova in via Sallustio, nel centro del borgo, eppure a quell’ora la frazione di Latina sprofonda nella quiete, si svuota. I Carabinieri della compagnia di Latina, che si occupano delle indagini, stanno lavorando per capire se qualcuno, magari tra i residenti della zona, ha visto qualcosa o comunque è in grado di fornire elementi utili alle indagini. Se la capacità della filiale delle Poste di Borgo Carso è decisamente inferiore rispetto ad altri uffici postali, è altrettanto vero che in questi giorni è prevista la distribuzione delle pensioni, quindi di denaro, tra le mani dei cassieri, ne gira in numero maggiore. L’ufficio di via Sallustio è dotato di un impianto di videosorveglianza, ma finora le immagini, al vaglio degli inquirenti, non avrebbero aiutato nell’individuazione di un identikit. Dopo tutto il rapinatore aveva il volto ben coperto da un casco integrale. Gli uomini coordinati dal capitano Francesco Sessa, comunque, stanno lavorando sulla fisionomia dell’uomo per cercare possibili analogie con gli autori di colpi simili, tra quelli registrati nella periferia di Latina. Quando si parla di rapina alle poste, alla mente di molti balza un altro ufficio postale periferico, quello di Borgo Faiti che, nel giro di cinque mesi, tra giugno e novembre scorso, ha subìto ben tre colpi: due andati a segno, l’ultimo sventato dagli stessi dipendenti: sulla scorta delle esperienze passate, riuscirono a mantenere sangue freddo e dare l’allarme tanto da far scappare l’uomo a mani vuote. Al vaglio dei Carabinieri, ci sarebbero proprio le analogie con quei colpi prediligendo, quindi, la pista locale. Questo vorrebbe dire che il rapinatore avrebbe scelto di tornare all’azione cambiando però obiettivo. Puntando anche questa volta sulla periferia di Latina, lontano da occhi indiscreti, con la via di fuga assicurata. Episodio, quello registrato ieri mattina a Borgo Carso, che pone ancora una volta l’accento sulla questione sicurezza. Sì, perchè nonostante i controlli sul territorio messi in atto dalle forze dell’ordine siano diventati pressanti, di episodi criminali se ne continuano a verificare, e prue con una certa regolarità. Insomma, per la seconda volta, nel giro di appena quattro mesi, Borgo Carso balza di nuovo agli onori della cronaca dopo un lungo periodo di tranquillità. La notte dello scorso 2 ottobre ignoti si introdussero nello stesso ufficio bucando la parete del bagno comunicante con la tromba delle scale dello stabile che, a parte le Poste, è inutilizzato. Quella volta le attenzioni dei ladri si concentrarono sulla cassaforte che, una volta smurata, rimase lì perchè troppo ingombrante per essere portata via. La banda del buco, tuttavia, se ne andò con un bottino di 3mila e 500 euro in monete contenute in una cassetta di sicurezza lasciata fuori dalla cassaforte. Episodi, quelli registrati al Carso come negli altri borghi, che la dicono lunga sulla mancanza di sicurezza nelle zone periferiche della città.

 

FONTE: Latina Oggi

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